Sono padre e figlio i due arrestati per la morte di Thomas Bricca, il 19enne ucciso ad Alatri da un colpo di pistola esploso contro il gruppo nel quale si trovava la sera del 30 gennaio scorso. Hanno 47 e 22 anni. E' su di loro che si erano concentrate le indagini dei Carabinieri. Più di 80 testimoni sentiti più volte, migliaia di intercettazioni telefoniche, decine di perquisizioni anche in elicottero, perfino nelle loro abitazioni. Indagini lunghe e rese ancora più difficili per l'omertà e la mancata collaborazione di chi c'era, ha sentito e forse visto, evidenza questa di un tessuto sociale complicato. "Alla base di tutto vi è questo profondo contrasto tra i due gruppi e uno scambio di persona. Gli autori dell'omicidio pensavano di colpire Omar Haudy che indossava lo stesso giubbotto bianco che di solito lui indossa e che stava vicino, che raccoglie il braccio l'amico, lui che doveva essere la vittima designata di questa azione." Nessuna omissione e l'arma che non è stata ancora trovata, contrasto tra due gruppi e scambio di persona, volevano fare un'azione eclatante per vendicarsi di uno sgarbo subìto. Arrivano a bordo di uno scooter. A sparare, secondo la Procura, sarebbe stato il figlio, il padre guidava. Ora comincia la grande battaglia dei processi, commenta Paolo Bricca. Suo figlio è morto con due colpi di pistola in testa e un giubbotto bianco addosso, uguale a quello del suo amico, l'obiettivo dei killer.