"Il 31 agosto dell'anno scorso devo pagare una bolletta di 3478, quest'anno invece 31 agosto dobbiamo pagare una di 13293 con lo stesso consumo di metri cubi di metano. Diecimila Euro in più considerato che l'anno scorso l'IVA era ancora il 22 e ora con l'agevolazione al 5, quindi significa che è ancora maggiore l'incremento." Un aumento del 450% nella bolletta del gas è l'amara sorpresa alla riapertura dopo le ferie estive in questa azienda, unica nel sud Italia, a produrre parti di ricambio in acciaio per macchine agricole. Componenti lavorati in questi forni che devono raggiungere la temperatura di 1100 gradi con un notevole consumo di gas. "Se io oggi non pago questa bolletta, la prossima settimana vengono a tagliare il contatore e non ho più possibilità di accendere i forni." La nuova stangata arriva tutto l'aumento del 95% nel prezzo di materie prime come l'acciaio; scelta obbligata per il titolare Giuseppe Luisi e il direttore commerciale Giovanni Marchese fermare una delle tre linee di produzione. "Chiediamo immeditamente un intervento al Governo ad esempio dei bonus immediati per poter pagare le bollette e continuare andare avanti, se riduciamo la produzione si riducono le ore di lavoro e quindi significa che aumenta la Cassa Integrazione o addirittura i licenziamenti." La Sudzappa è una delle 15 aziende nella zona artigianale alle porte di Alcamo, tutte ora in crisi, per i prezzi alle stelle di luce e gas. "Poi noi come CNA abbiamo una visione, per trovare una soluzione a lungo termine. Noi sosteniamo che sia corretto sostenere l'autoproduzione, cioè utilizzare i tetti dei capannoni degli artigiani per fare impianti fotovoltaici perché si fa autoconsumo e quindi significa una riduzione delle bollette, anziché fare i grandi parchi fotovoltaici che verranno gestite dalle grandi imprese. Non ci saranno problemi paesaggistici perchè, alla fine, sul capannone non dà nessun tipo di problema estetico.".























