Se Lucio Dalla raccontava mirabilmente una Milano che ora sembra non esserci più, Alfa Romeo sceglie di tornare a casa presentando un modello figlio di questi tempi e di questa città. Vicina all'Europa e alle direttive green, ma italianissima nel nome e nel design. Ecco Milano, il piccolo suv che rende omaggio alla città dove il 24 giugno del 1910 nacque il marchio del Biscione. "La Milano, fatta da noi, ma presentata anche a Milano, non potevo fare oltre, c'è una città nel mondo dove posso lanciare questa macchina, ovviamente è a Milano". È il ritorno dell'Alfa nell'affollatissimo e fortunatissimo, in termini di vendita, segmento B, abbandonato nel 2018 quando terminò la produzione della Mito. Linee squadrate che lateralmente rimandano agli stilemi del gruppo Stellantis, ma che si esaltano nel frontale aggressivo, con una striscia di fari che corre quasi per tutta la lunghezza del cofano, lasciando lo spazio al centro per il Biscione, che viene riproposto con una sorta di effetto 3D. La coda, tronca e alta, rimanda alla Giulietta dei primi anni '80. Il lunotto si raccorda poi con una sottile fanaleria che alle estremità curva verso il basso. Gli interni sono all'insegna della sportività, a cominciare dai sedili, con comandi e schermo a portata del guidatore, volante compatto e quegli elementi effetto vintage che abbiamo già apprezzato nella Tonale, a cominciare dal quadro strumenti a cannocchiale. Le dimensioni compatte non sacrificano il bagagliaio, che per la casa è il più grande della categoria con 400 litri di vano di carico. Dicevamo di Milano vicino all'Europa green, perché è la prima Alfa totalmente elettrica, con una batteria da 500 Kilowatt e 2 varianti di potenza, 156 e 240 cavalli. Ma visto che per ora non si può vivere solo alla spina, c'è anche una versione ibrida, un 3 cilindri da 136 cavalli abbinato ad un motore elettrico da 21 kilowatt. "Noi, come Alfa Romeo, se voglio proteggere questo marchio fantastico, e lo voglio fare, dobbiamo essere in grado di gestire questo periodo. Quindi copriamo con tutto: ibrido e elettrico. Nel senso che avremo l'elettrico a luglio, avremo l'ibrido a settembre. Quindi facciamo le porte aperte insieme a settembre 2024". Benvenuta Milano, l'Alfa che mancava.