La rivendicazione alla gambizzazione di Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare arrivò al Corriere della Sera pochi giorni dopo l'agguato. Era il maggio del 2012, l'intento era chiaro, abbiamo azzoppato uno dei tanti stregoni dell'atomo, dall'anima candida e la coscienza pulita. La firma era quella del Nucleo Olga del Fai, la federazione anarchica informale, la mano, si seppe quattro mesi dopo quella di Alfredo Cospito, militante, anarchico, insurrezionalista che insieme a Nicola Gai, la mattina del 7 maggio, riportò l'Italia agli anni 70 colpendo al polpaccio a volto coperto il dirigente mentre usciva dalla sua casa di Genova. Mentre scontava la pena a 10 anni e 8 mesi, per Cospito arriva una nuova condanna, quella per l'attentato alla scuola per gli allievi carabinieri di Fossano nel 2006. Due ordigni con lo scopo preciso di uccidere che però non raggiunsero l'obiettivo prefissato. Per Cospito arriva la condanna all'ergastolo ostativo. La Corte di Cassazione non ebbe dubbi, fu un attentato alla sicurezza dello Stato. Dal 5 maggio del 2022 Alfredo Cospito è recluso nel carcere di massima sicurezza di Sassari in Sardegna. Il 20 ottobre è iniziato uno sciopero della fame contro le condizioni del regime 41 bis, i suoi avvocati hanno fatto ricorso contro la misura detentiva.