Per inquadrare quello che è l'allarme che arriva sull'antibiotico Resistenza, possiamo leggere queste parole che sono state rilasciate da un'esperta al Guardian in un'intervista; parole che lanciano questo avvertimento. L'aumento dei batteri resistenti agli antibiotici potrebbe arrivare a far sembrare la pandemia da covid praticamente insignificante; è un avvertimento che riguarda il Regno Unito ma non solo riguarda tutto il mondo perché un altro dato ci dice che nel 2050 si potrebbe arrivare a toccare la quota di 10 milioni di morti l'anno proprio per questo fenomeno. Innanzitutto, cos'è l'antibiotico Resistenza? È quello che accade quando gli antibiotici sostanzialmente non funzionano più perché i batteri si sono adattati, si sono evoluti proprio a quel tipo di antibiotici e quindi cosa si può fare? Si possono sviluppare nuovi antibiotici ma soprattutto si deve cercare almeno di ridurli in una prima fase. Già oggi infatti la situazione è questa dato che riguarda l'Unione Europea. Ci sono 35 mila morti un terzo di questi arriva dall'Italia. Quindi il nostro paese comunque subisce un forte impatto per questo antibiotico Resistenza. Da cosa deriva tutto ciò? Ce lo dice l'Organizzazione Mondiale della Sanità e ci dice che è causata questo antibiotico Resistenza dall'uso eccessivo e scorretto proprio degli antibiotici non solo per gli umani ma anche per gli animali e le piante. Quindi proprio andando sugli animali è importante cercare di capire dato che gli antibiotici e l'utilizzo scorretto eccessivo degli antibiotici si è visto soprattutto negli animali, cerchiamo di capire se si sta facendo qualcosa in questa direzione. Possiamo andare a vedere dei dati che fornisce Il Sole 24 Ore per quanto riguarda l'Italia; possiamo dire dati positivi perché effettivamente ci sarebbe stata una riduzione del 90% dal 2015 al 2020 nell'utilizzo di antibiotici per i polli e dell'80% per i tacchini. Tra l'altro dati positivi riguardano anche il Regno Unito perché se andiamo a vedere qui si parla di vendita di antibiotici proprio per animali come vediamo questi istogrammi vanno a scendere di molto. È vero che gli ultimi anni riguardano la pandemia, quindi sono dati da prendere sempre con le pinze, però effettivamente, si sta riducendo questo utilizzo di antibiotici negli animali e quindi questo potrebbe essere un primo passo da cui continuare quindi ridurre gli antibiotici per cercare di arginare questa antibiotico Resistenza che effettivamente è un allarme per tutto il mondo.