Ci sarebbe anche la Champions League nel mirino dell'Isis. Attraverso un comunicato su Al Azaim, uno dei suoi organi di propaganda, lo Stato islamico lancia un attacco contro gli stadi dove si gioca l'andata dei quarti di finale: il Parco dei Principi di Parigi, l'Emirates di Londra, il Santiago Bernabeu e il Metropolitan, entrambi a Madrid. Il messaggio è molto esplicito: un uomo armato e mascherato dietro di lui l'immagine dei quattro templi del calcio europeo che ospiteranno i match e la didascalia avvolta dalle fiamme "kill them all" uccideteli tutti. A Parigi il Ministro dell'Interno Gérard Darmanin, ha annunciato che l'intero apparato di sicurezza è stato notevolmente rafforzato dopo la minaccia dell'Isis, secondo la testata spagnola Marca, la Polizia sarebbe stata al corrente da giorni del rischio di attentati ma il programma delle partite di Champions resta comunque confermato. Le minacce jihadiste hanno riacceso l'allarme per i grandi eventi sportivi, su tutti l'olimpiade di Parigi in programma dal 26 luglio all'11 agosto prossimi. Tornando indietro nel tempo il primo attentato avvenne a giochi olimpici di Monaco nel 72, ma sono diversi gli episodi in cui lo sport è stato drammaticamente colpito dai terroristi: il 15 aprile 2013 resta indimenticabile l'attacco compiuto alla maratona di Boston dai due fratelli ceceni, due bombe piazzate a pochi metri dal traguardo fecero tre morti e 264 feriti. Il 13 novembre 2015 a Parigi nella notte del Bataclan tre bombe scoppiarono nei pressi dello Stade de France durante un'amichevole tra Francia e Germania alla quale stava assistendo anche l'allora Presidente Hollande, una delle esplosioni provocò un morto oltre all'attentatore.