Piogge scarsissime e alte temperature continuano a ridurre la portata dei fiumi valori per il mese di Giugno che sono paragonabili soltanto a quelli di fine estate. Il Po qui a Ferrara, Ponte Lago Scuro, in questo momento ha una portata di circa 190 metri cubi al secondo, un terzo della portata media del periodo e proprio qui, sotto questo ponte, la secca, ha fatto riemergere un ponte di barche risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Siamo nell'ultimo tratto del Po, quello che porta alla foce e allarma anche il fenomeno del cuneo salino, il mare che rientra nel letto del fiume, ha raggiunto i 25 km. Allarme perché il sale portato dal mare rischia di inquinare le falde che servono per il prelievo di acqua potabile. Oggi la regione Emilia Romagna chiederà la dichiarazione di emergenza nazionale. E' la prima Regione a farlo, vi lasciamo facendovi ascoltare l'intervista al Presidente del Consorzio di Bonifica di Ferrara: Stefano Calderoni. "Le portate del Po sono ai minimi storici, lo vediamo alle nostre spalle, ovviamente si è costruita questa isola che testimonia il fatto che la siccità è un fenomeno che riguarda ormai i 12 mesi dell'anno. Lì dove c'è l'erba, in realtà ci dovrebbe essere l'alveo del fiume, e queste portate purtroppo rischiano di compromettere l'agricoltura, gli usi civili, manca la biodiversità in particolare il cuneo salino che noi stiamo rilevando in prossimità del mare, ormai a 25 km di distanza è un rischio non solo per le attività agricole, ma rischia di modificare profondamente gli habitat del Parco del Delta del Po, Patrimonio dell'Umanità. Una risorsa di biodiversità straordinariamente importante compromessa da questa siccità". Una situazione del genere si era mai vista? "Una situazione così non si era mai vista, forse 70 anni fa ma quello che sono cambiate, sono le necessità che oggi cittadini, le imprese, l'agricoltura ha. Di fatto conteniamo circa l'11% dell'acqua che passa nel bacino del Po. Bisogna fare delle infrastrutture, bisogna farle in fretta, l'acqua nel Nord Italia non manca, bisogna semplicemente preservarla quando c'è per rilasciarla poi, quando serve".