"Siamo 92 cm sul livello del mare, è una situazione che non era mai successa ed è una situazione molto grave, che pone quelle che sono delle problematiche che riguarderanno il futuro, ecco. Come agire per cercare di non avere più, diciamo delle situazioni così critiche". Nel rodigino e nel ferrarese la situazione era e resta critica. Di acqua non ce n'è e ne serve tanta. Per la produzione di energia elettrica, per l'agricoltura e per il consumo domestico. E senza pioggia i piani di emergenza e razionamento dell'acqua fino ad oggi scongiurati, saranno inevitabili. Nelle ultime 24 ore il Po, si è stabilizzato, un dato positivo secondo i tecnici del Consorzio di Bonifica di Ferrara ma il grande fiume in questi giorni è più simile ad un deserto che ad un corso d'acqua. Parlare di una tendenza al miglioramento è prematuro. "La buona notizia minimale perché il problema della stabilità al momento del Po, è una notizia che potrebbe anche essere positiva, non siamo in una fase decrescente, per cui sostanzialmente il problema è questo". Per il momento è scongiurato il rischio di di razionamento per i prelievi dell'acqua ad uso agricolo ? "Per il momento è scongiurato, riusciamo a derivare pienamente come in una situazione di normalità. E' chiaro che non abbiamo però delle prospettive per quanto riguarda il futuro, che siano diciamo così, sicure". In ogni caso ci sono dei piani già pronti, nel caso si dovesse ricorrere al razionamento ? "Sì, per forza di cose noi abbiamo naturalmente un piano di crisi che prevede tutta una serie di allarmi sui quali in base a naturalmente la tipologia di allarme ,noi abbiamo delle funzioni che dirameremo chiaramente settimanalmente, sulle quali poi dopo ci si dovrà basare per quanto riguarda l'aspetto dell'irrigazione nel mondo agricolo".























