Come ogni mattina Pierangelo verifica lo stato del suo mais, una grande azienda agricola, quella dell'imprenditore quarantanovenne. Siamo a Spilimbergo, nel pordenonese, una delle province del nord Italia più segnate dalla siccità delle ultime settimane. Da lunedì scorso è entrato in vigore il nuovo calendario per l'irrigazione dei campi, disposto dal Consorzio di Bonifica di Pordenone. I prelievi di acqua destinati all'agricoltura sono stati dimezzati. Si è passati da 2 a un'ora di irrigazione ogni 6 giorni per ettaro coltivato. "Ci vuole esattamente il doppio, ce l'hanno dimezzata, con il doppio abbiamo sempre, siamo sempre stati in grado di produrre. Con metà acqua su questi terreni di questa azienda ancora ancora forse, se ogni tanto dall'alto ci danno una mano, possiamo arrivare alla fine, ma siamo nella zona dei Magredi qua dell'alta pianura pordenonese, terreni di sassi. Un'ora d'acqua ogni 6 giorni non è assolutamente sufficiente." Una tale siccità non si registrava da almeno due decenni. Se la pioggia non arriverà nei prossimi giorni i danni all'agricoltura saranno pesantissimi. "Era mai accaduto nella provincia di Pordenone il razionamento dell'acqua, a questo punto della stagione, parliamo della metà di giugno?" "Non era accaduto a questo punto della stagione e a memoria d'uomo il 2003 è stato l'anno peggiore, sicuramente dal punto di vista delle precipitazioni e nel 2003 si è iniziato nel mese di luglio a razionare l'acqua." "Se non pioverà da qui a breve che scenario dovrà affrontare nelle prossime settimane?" "Se non pioverà da qui a breve fra 15-20 giorni con quella poca acqua che ci è resa disponibile, sarà solo un prolungare l'agonia e il rischio è quello di non portare a termine la produzione, quindi di non raccogliere.".























