"Penso sia dal 1894 che la famiglia qui. Quindi generazione dopo generazione. Abbiamo fatto... Fino adesso mai successo, mai successo, una roba del genere." Il signor Agostino vive a 300 m dal Senio, uno dei fiumi esondati nei giorni scorsi nel Ravennate. Esattamente all'altezza di casa sua la forza dell'acqua, dopo le violente piogge dei giorni scorsi, ha rotto l'argine per circa 70 metri allagando prima le campagne limitrofe e poi inghiottendo strade, case e aziende di Lugo e di Cotignola. I danni sono ancora tutti da quantificare, la priorità ora è mettere in sicurezza gli argini distrutti dall'ultima alluvione per evitare che le piogge previste nei prossimi giorni causino ulteriori danni. "È stato fatto un consolidamento della sommità arginale con del materiale inerte per consentire, come vedete, il transito. Dopodiché è iniziata l'operazione del tamponamento." L'acqua è ancora tanta in molte zone, la bonifica del territorio è già iniziata ma serviranno tempo e risorse. "Ci sono migliaia di ettari di campi coltivati come questo completamente sommersi dall'acqua. Qui ci troviamo tra il comune di Alfonsine e il comune di Bagnacavallo, quello che si sta facendo è cercare di far defluire quest'acqua rompendo in questo caso l'argine che separava il campo da canale, in modo tale che l'acqua defluisca e arrivando nel canale riesca poi ad arrivare fino al mare." "In queste ore la rete di bonifica sta smaltendo verso il mare queste acque e le aiutiamo rompendo argini, installando pompe. Abbiamo una quindicina di mezzi, di pompe sia idrovore sia motopompe." Gli sfollati, intanto scesi a un migliaio, stanno progressivamente rientrando nelle loro case. Anche la viabilità è stata quasi del tutto ripristinata. In alcune zone però mancano ancora luce, acqua e gas.