A otto giorni dell'alluvione, giorni di ricerca incessanti con l'obiettivo di ritrovare le due persone ancora disperse la speranza si è infranta in un campo nella zona di Trecastelli non lontano da Senigallia. Il corpo di un bimbo e affiorato proprio nell'area in cui si erano concentrate le ricerche, quella in cui il Nevola incontrare il fiume Misa. Il ritrovamento è avvenuto in fondo a questa strada dove c'è quel tronco divelto, praticamente a ridosso dell'ultimo albero e siamo a parecchi chilometri di distanza da dove l'auto, con a bordo la mamma e il bimbo, era stata travolta dall'acqua. Le squadre di ricerca, i sommozzatori dei Vigili del Fuoco, Carabinieri, Guardia di Finanza ora dopo ora, metro dopo metro hanno scandagliato il letto del fiume, le sponde gli argini. Cercato in un terreno melmoso sempre più secco indurito e dentro montagne di materiale trascinato dalla furia dell'acqua. Poi la segnalazione di un uomo, il proprietario del fondo, ai Carabinieri che lo hanno recuperato. Un corpo immerso per troppo tempo dentro il fango e anche se sono pochissimi i dubbi per avere la conferma che si tratti proprio di Mattia bisognerà aspettare l'esito degli esami del DNA e l'autopsia potrebbe essere eseguita già nelle prossime ore. Ai genitori del bimbo non resta nemmeno più l'illusione. Ma il lavoro dei soccorritori non è ancora finito, manca ancora Brunella, l'ultima dispersa.