"Abbiamo mantenuto la promessa di riattivare la struttura nell'arco di 8-10 giorni. Era una cosa che dovevamo a noi stessi, ai nostri operatori, ma in primo luogo, ai nostri pazienti a cui comunque non abbiamo mai fatto mancare l'assistenza presso le altre nostre sedi in Emilia-Romagna, anche in questi giorni". Lo aveva promesso e così è stato. Il Maria Cecilia Hospital, l'ospedale di Cotignola in provincia di Ravenna, accreditato dal Servizio Sanitario Nazionale, ha riaperto dopo 12 giorni dall'alluvione che ha colpito la Romagna. Tornano i dirigenti, le viste, le operazioni. "Questa struttura, dopo una difficoltà che voi potete immaginare, a seguito dell'inondazione che abbiamo avuto e dei danni". Tanti danni provocati dalle esondazioni dei fiumi vicini; ad essere travolto, il piano terra e il piano interrato dove si trovano i macchinari più sofisticati. Macchinari unici. 180 i pazienti ricoverati al momento dell'alluvione, 16 in terapia intensiva spostati negli ospedali vicini e nelle strutture del gruppo. Pazienti che avevano subito operazioni importanti anche solo poche ore prima dell'evacuazione. Ora l'ospedale, eccellenza nella cardiochirurgia e neurochirurgia, punto di riferimento per i pazienti oncologici, ha riaperto, ma per i macchinari più all'avanguardia si attende di capire come recuperarli. "Per quanto riguarda i servizi di radioterapia e di macchinari che erano posizionati nel piano interrato quello interamente coperto dalle acque, e quindi più soggetto ai danni dell'alluvione, servirà ancora qualche giorno per capire effettivamente l'entità dei danni ed eventualmente riprogrammare le attività".