"È ancora tutto pieno d'acqua, un metro e venti, uno e trenta. C'è un odore spaventoso". Da due settimane Selva Malvezzi è sott'acqua. Nella frazione di Molinella, Bologna, le case e i campi restano allagati. L'acqua defluisce molto lentamente. "Guardi qua che situazione possiamo avere. Case che avevamo appena finito di di ristrutturarle. Tutto fotovoltaico". Si torna in casa per iniziare a pulire quando l'acqua si ritira. Claudio Finamore dovrà attendere ancora diversi giorni. "Dipende quando quest'acqua si ritira, si deve ritirare almeno almeno per altri 70-80 metri". Compromessa la sua attività di agricoltore. "Questo trattore è andando sott'acqua?" "Tutto, tutto. Guardi, qui il segno era fino qua. Avevo una quarantina di animali, ne ho salvati 12 che sono qua sul secondo piano". "Questo è il suo campo agricolo?" "Questo è il mio campo agricolo". "Adesso sembra un lago?" "È più di un lago, questo è un mare perché lì ci sono ancora un metro e mezzo e forse di più d'acqua. Arriva fino a là dove avevo tutto il grano, guardi che grano che c'è. Se va via l'acqua dopo non si sa che cosa rimane sotto, è quello il fatto, perché". "Ci vorranno degli anni?" "Ah, sicuramente. Come minimo due anni, come minimo. In questi due anni la mia famiglia deve mangiare. E non abbiamo più vestiti né scarpe né niente. Questo materiale è nocivo". L'acqua stagnante, il rischio igienico-sanitario. Mercoledì a Selva Malvezzi l'ASL organizzerà una vaccinazione straordinaria contro il tetano, gratuita, senza prenotazione. "Il 2 maggio abbiamo avuto la rottura dalla Quaderna. Il 16 è arrivato quello dell'Idice". Tra Molinella e Budrio la piena del Torrente Idice ha rotto gli argini è inghiottito il ponte della Motta. "Noi dobbiamo assolutamente evitare di arrivare al prossimo autunno-inverno con le arginature, a San Martino in Argine da un lato e a Motta dall'altro, che sono ancora in questo stato compromesso perché sennò alla prima piena rischiamo di andare sotto di nuovo.