A Livigno l'estate si chiude con l'Alpenfest, la festa che celebra la transumanza. Gli animali scendono dagli alpeggi dopo la stagione calda in quota, accompagnati da musica, costumi tradizionali, sfilate e dalla partecipazione di turisti e comunità locale. "Loro lo sentono che sta cambiando il tempo per cui vogliono tornare a casa e sentono proprio che è ora di tornare come quando devono andare in alpeggio, è ora di andare in alpeggio". "È una tradizione che va fatta sicuramente quello che riguarda la transumanza, quello che è più importante di tutto è accogliere con grande orgoglio questi agricoltori perché sono quelli che mantengono il territorio". Un evento che racconta l'identità del paese, dove la tradizione alpina si intreccia con l'innovazione di un territorio che guarda al futuro. "L'Alpenfest chiude appunto la stagione estiva, la chiude con la tradizione, la chiude con un po' le nostre, radici e vuole poi richiamare all'Alpine Style, questo Alpine Style che vogliamo portare avanti, che vogliamo far riconoscere ai nostri ospiti e ai nostri turisti, con un segno anche nell'innovazione". Ed è proprio l'inverno a proiettare Livigno sulla scena internazionale. Qui arriveranno a dicembre, i mondiali di sci alpino e a febbraio le Olimpiadi invernali, che trasformeranno la località valtellinese in una delle capitali dello sport. "Ci aspetterà davvero tante cose, la Coppa del Mondo il 27 di dicembre e poi, le Olimpiadi a febbraio, dove avremo tutti i valori olimpici qui da noi col freestyle, con lo snowboard e sarà un'emozione unica". Dalla cultura contadina alle sfide globali, Livigno si conferma così un luogo capace di custodire le proprie radici e allo stesso tempo di reinventarsi, stagione dopo stagione. .























