Dopo 4 giorni i soccorritori arrivano con sci e ramponi nella Valle dell'Inferno, tra pareti di ghiaccio e rocce appuntite. Ecco il tracciato GPS del percorso battuto dagli uomini della Guardia di Finanza, che nonostante il vento ancora forte, enormi cumuli di neve caduta in 48 ore di bufera e un elevato rischio valanghe, hanno raggiunto il canalone da cui è partito l'ultimo contatto. "Innanzitutto siamo arrivati su a Campo imperatore, abbiamo valutato un attimo la situazione. Abbiamo visto che, diciamo, la neve era stata spazzata quasi completamente dalle cime e era stata portata a valle. Siamo risaliti un piccolo tratto per arrivare al punto in cui c'è la presunta scivolata delle persone che sono disperse. Però da lì, la visibilità era ancora scarsa, quindi non siamo riusciti a entrare nel canale. Siamo arrivati a una quota di circa 2.200 metri, 2.150 metri, quindi presumibilmente all'altezza di dove si trovano i dispersi. Però, niente. Non siamo riusciti a entrare più di tanto perché comunque c'era ancora pericolo". A Sella di Corno Grande le operazioni di soccorso, scattate domenica dopo la chiamata al 118, erano passate da poco le 15:00, sono state sospese per 48 ore a causa di condizioni proibitive con temperature che nella notte sono precipitate sotto i -10°. Sono ore febbrili per il Soccorso Alpino e Speleologico e la Guardia di Finanza a Campo Imperatore, dove aspettano, con angoscia, di avere notizie del Gran Sasso anche i famigliari di Luca e Cristian. Dopo la perlustrazione a piedi, nelle prossime ore, se le condizioni del vento lo permetteranno, si tenterà il primo sorvolo con il Sonar Recco, un'antenna che posizionata sotto un elicottero è in grado di individuare, anche a distanza, la presenza di oggetti elettronici come un telefonino anche se spento o le chiavi di un'auto. Sempre, se possibile, un'altra squadra tenterà di raggiungere, di nuovo, con gli sci, il canalone, questa volta anche con unità cinofile. Tutto questo solo se il tempo permetterà. La notte scende, ed è la quinta tra la neve e il ghiaccio per Luca e Cristian.