Si sono avvalsi tutti della facoltà di non rispondere, Tommaso Verdini e Fabio Pileri soci della Inver e gli altri cinque indagati a vario titolo per corruzione e turbativa d'asta hanno scelto il silenzio di fronte al GIP di Roma anche perchè le quasi 7000 pagine dell'ordinanza sono state consegnate agli avvocati solo nelle scorse ore e dunque era difficile preparare una difesa adeguata. "Quasi tutti gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere almeno per quello che riguarda il mio assistito s'è avvalso della facoltà di non rispondere vorrei diciamo qui sottoporre una riflessione un'indagine che è durata forse due anni che la Procura e la Polizia Giudiziaria hanno impiegato due anni per mettere insieme questa accusa che avete visto nell'ordinanza, il Giudice ha messo cinque mesi da luglio a dicembre per scrivere l'ordinanza e per riflettere, a noi le copie ci sono state date ieri alle 11.00 e sono 7000 pagine quindi diciamo questo è il sistema in cui all'imbuto alla difesa viene riservate 24 ore per preparare una difesa quindi chiaramente la scelta era obbligata". La tesi della Procura da dimostrare in contraddittorio dopo due anni di indagine e di intercettazioni ambientali è chiara, la Inver, società guidata da Verdini Junior e Pileri sarebbe stata il mezzo che avrebbe permesso ai diversi imprenditori di ottenere commesse e appalti dall'Anas la società avrebbe fatto leva su alcune figure amiche all'interno della Anas e gli imprenditori avrebbero pttenuto appalti, i Dirigenti promozioni, la Inver un potere di influenza sempre più forte. Nelle intercettazioni emergono i nomi del Sottosegretario Freni e di Edoardo Rixi entrambi della Lega anch'essa citata più volte dagli intercettati. Freni e Rixi si dicono estranei non sono indagati e parlano di millanterie da parte di chi è sotto indagine. Le opposizioni intanto chiedono a Salvini di venire in aula a riferire, lui ha già voltato le spalle all'idea "L'indagine dice è cominciata prima dell'insediamento del Governo Meloni.