Una sciarpa forse annodata sulla punta di una trave e poi scivolata giù; sarebbe stata trovata accanto ai resti di Andrea Rabciuc sulla scala che porta al primo piano del casolare. Diversi gli elementi repertati dalla scientifica dei Carabinieri, sono ancora avvolte da un mistero le ultime ore della 27enne scomparsa quasi due anni fa, nelle campagne di Jesi ad Ancona, il corpo scoperto sabato scorso in questo rudere poco lontano da dove è stata vista l'ultima volta. Il fidanzato Simone Gresti autotrasportatore di 44 anni, rimane l'unico indagato inizialmente per sequestro di persona e spaccio di droga e adesso anche per omicidio. L'autopsia, il prelievo del DNA tra pochi giorni, il risultato delle analisi. Il medico legale avrà poi tre mesi per consegnare alla procura la relazione conclusiva per cercare di ricostruire dinamica e tempistiche della morte. Dopo il ritrovamento dei resti, gli investigatori hanno sequestrato il cellulare di Simone Gresti e quello della sua nuova compagna. Lui continua a proclamarsi innocente; dopo il festino nella roulotte in campagna con lui e una coppia di amici, un litigio e poi Andrea si sarebbe, sostiene, allontanata volontariamente. La madre della ragazza non gli crede e chiede giustizia. "Il mio assistito è agghiacciato perché ha perso comunque una persona alla quale lui era legato affettivamente in più ha tutto il peso di questa accusa pesantissima della quale non riesce a darsi una ragione. Adesso penso che ci saranno altri accertamenti irripetibili". Entro aprile, probabilmente, la chiusura delle indagini e poi l'eventuale rinvio a giudizio.