Per tutto il giorno una densa nube nera ha coperto il porto di Ancona. In fiamme un capannone di 40 mila metri quadrati, magazzino per la logistica in concessione a operatori portuali. I Vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per la messa in sicurezza. Fondamentalmente plastiche, poliuretani, bobine di carta, insomma, materiale vario. Durante la notte abbiamo avuto anche la chiara evidenza di esplosioni, scoppi di bombole di acetilene che vengono utilizzate in alcuni casi anche per lavorazioni di saldatura, taglio. Ci sono stati anche problemi legati alla stabilità del capannone. Nessuno è rimasto ferito, l'incendio è divampato mezz'ora dopo la mezzanotte, ancora da accertare le cause. Non è emersa al momento la presenza di sostanze tossiche nell'aria, in attesa dei risultati definitivi delle analisi dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale, il Sindaco ha scelto di intervenire per la tutela della salute. A titolo precauzionale l'amministrazione comunale ha deciso la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e delle sedi universitarie per la giornata odierna, resteranno chiusi anche parchi e impianti sportivi. Si raccomanda di limitare gli spostamenti in attesa dei rilievi delle autorità sanitarie, e di tenere chiuse le finestre. Non c'era amianto sulla copertura del capannone, la precisazione del presidente dell'autorità portuale. Il tetto è stato bonificato nel 2010 non ha assolutamente nessun segnale neanche minimo di amianto, è stato poi all'epoca rivestito con pannelli solari. Nel pomeriggio il sopralluogo del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, De Micheli, in città per un impegno istituzionale. Ci saranno costi per demolire, costi per ricostruire, faremo una valutazione insieme all'autorità portuale su come è meglio agire e poi accompagneremo il percorso delle decisioni dell'autorità e del suo Presidente e con le risorse necessarie.