Richiestissimi e già tutti esauriti. Nei primi giorni del nuovo anno i 150 milioni di ecoincentivi messi a disposizione per l'acquisto di auto ibride oppure a benzina e gasolio a basse emissioni, sono andati a ruba. Secondo i dati comunicati dal Ministero delle imprese del Made in Italy, le risorse per il 2023, destinate ai veicoli a quattro ruote con emissioni comprese nella fascia tra 61 e 131 grammi di CO2 per km, sono andate esaurite in meno di un mese. Le prenotazioni da parte dei concessionari sono scattate infatti il 10 gennaio scorso. Se la corsa agli incentivi per le auto ibride e a basse emissioni è stata un successo, lo stesso non si può dire degli ecobonus per i veicoli ibridi plug-in e per le auto elettriche. In questo caso i fondi sono rimasti intatti: 219 milioni per le auto plug-in, 174 milioni per le auto elettriche. Restano lì, pronti per essere utilizzati ma non ancora reclamati. Il nuovo anno si apre così, con uno scenario che vede gli italiani maggiormente propensi all'acquisto di auto più tradizionali rispetto alle forme meno inquinanti o a zero emissioni. Scelte di acquisto che per il momento confermano la frenata del mercato delle auto elettriche nel nostro paese, vera e propria anomalia a livello europeo. Nel 2022 infatti il mercato delle auto elettriche è cresciuto in tutta Europa. Paesi come il Regno Unito, la Germania, la Spagna, la Francia hanno visto un netto aumento delle vendite rispetto all'anno precedente. In Italia è accaduto il contrario, nell'ultimo anno le vendite di auto elettriche sono calate e di molto. Il 27% in meno rispetto al 2021.