"Credo bisogna responsabilizzare ed educare i cittadini ad un uso giusto degli antibiotici, credo che rappresenta una delle sfide più importanti per il prossimo futuro, per la salute pubblica italiana ed europea." Parte da qui, secondo il Ministro, una lotta efficace all'antibiotico resistenza quella che l'OMS ha definito una vera pandemia già in atto e che senza azioni efficaci di contrasto potrebbe provocare fino a 10 milioni di morti in più all'anno nel 2050. "Ormai abbiamo batteri resistenti, non solo quelli che infettano noi ma nei fiumi, nei laghi, negli oceani, troviamo veramente una cosa molto preoccupante per noi e per il pianeta." Sensibilizzare i cittadini ad un uso attento degli antibiotici ma non solo. "Se si vuole risolvere un problema come l'antibiotico resistenza bisogna investire in ricerca, in ricerca di base, in ricerca clinica e fare investimenti consistenti." "Innanzitutto l'informazione e la divulgazione scientifica del valore dei farmaci, del valore dei vaccini e poi la consapevolezza, l'appropriatezza e il fatto che dobbiamo darci regole flessibili per l'accesso agli antimicrobici, ai vaccini e soprattutto darci strumenti per continuare ad attrarre investimenti, in ricerca e innovazione per poter combattere le sfide presenti e future." Una sfida per tutti. "Credo che infatti bisogna assolutamente fare squadra insieme soprattutto ai medici di medicina generale, con loro già abbiamo affrontato il problema e poi anche con i farmacisti." E allora quali strategie mettere in atto nella lotta non più rimandabile all'antibiotico resistenza? "Tutti prendono consapevolezza che ognuno di noi ha un ruolo quindi non ce l'abbiamo solo noi medici, non ce l'hanno le istituzioni, ma ce l'hanno i cittadini. Credo che oggi il Governo abbia dimostrato di avere finalmente messo al primo punto quella che è la lotta ai germi resistenti mettendo grossi finanziamenti, 40 milioni all'anno per i prossimi anni e credo che questo sia un bel messaggio che anche l'Italia vuole combattere questo problema.".