Partiamo da una domanda: quest'anno serve il vaccino antinfluenzale? Secondo la rivista scientifica Nature, l'allentamento delle restrizioni per il Covid, più viaggi e meno mascherine, potrebbe provocare un forte rimbalzo dei casi di influenza stagionale. Ha continuato a circolare nei tropici e quindi, probabilmente, osservano ancora i ricercatori, comincerà a diffondersi da lì, adesso che i confini si stanno riaprendo. E se alcune infezioni batteriche, comprese quelle che causano polmonite e meningiti, hanno subito un rallentamento in virtù proprio dei dispositivi del distanziamento, esistono alcuni virus come rhinovirus, una delle principali cause del comune raffreddore, non così sensibili a queste misure precauzionali. Nel mondo poi ci sono segni di circolazione dei virus influenzali, H3N2, H1N1 e influenza B. La risposto alla domanda iniziale quindi sembra essere ancora un sì, il vaccino serve e le regioni si stanno organizzando. Alcune sono già partite. Quest'anno le dosi ordinati sono state ben 19 milioni, oltre il record di 17 milioni dell'anno scorso, ad esempio in Toscana. "Per essere trasparenti abbiamo comprato un milione e 100 mila vaccini antinfluenzale. Quindi per seguire circa il 30% dei toscani, abbiamo speso poco più di 10 milioni. Ci siamo voluti mettere al sicuro da polemiche, nei vari anni ci sono sempre state". E che potrebbero ripresentarsi proprio come l'influenza.