È finita mercoledì sera a Lione la fuga di Sohahib Teima. L'Italo-egiziano di 21 anni è stato fermato dalla Gendarmerie. La Procura e i Carabinieri di Aosta che lo cercavano da giorni sono convinti che sia stato lui ad uccidere la sua ex fidanzata, una ragazza di 22 anni il cui corpo è stato ritrovato in una cappella diroccata di La Salle venerdì scorso. Erano arrivati lì insieme con un autobus low cost una settimana prima e in quel rudere avevano probabilmente passato la notte. "Confermiamo che l'ingresso in Italia dei due giovani è il 25 marzo; nei due giorni successivi è la presunta data di morte che deve essere confermata dall'autopsia, per il resto le indagini poi andranno a completare tutto il quadro indiziario nei confronti del presunto autore dell'omicidio". Avrebbe usato un coltello che non è ancora stato ritrovato per uccidere la ragazza. Sul cadavere, c'erano un taglio all'addome e due sul collo tutti poco evidenti. Ma quelli sul collo sono risultati fatali. Dopo l'omicidio, Sohahib Teima avrebbe fatto sparire i documenti e il cellulare della sua ex ricomponendo il corpo in posizione fetale per far pensare ad un malore forse o un suicidio per avere qualche giorno in più per fuggire. "Sicuramente per prendere tempo per avere il tempo di allontanarsi, per scappare e soprattutto magari per depistare nell'immediatezza allorquando fosse ritrovato gli investigatori". Ora dovrà rispondere di omicidio premeditato con l'aggravante del vincolo affettivo. "Non userei, un caso del genere potrebbe creare fraintendimenti parole come raptus come gelosia, come passione si tratta ovviamente di un femminicidio che è stato determinato da motivi e moventi di possesso e di annullamento della volontà della persona offesa. È essenzialmente un omicidio tipico di una manifestazione di potere nei confronti della ragazza". Un femminicidio dunque che aveva avuto un prologo. La ragazza aveva già denunciato Teima per maltrattamenti e minaccia il 13 gennaio scorso. Lui non poteva avvicinarsi a lei e doveva sottoporsi a frequenti controlli. Il prossimo 3 maggio era previsto l'inizio del processo a suo carico in Francia. Ora le accuse sono molto più pesanti e le autorità italiane ne hanno chiesto l'estradizione.