Non è passato nemmeno un mese dal commissariamento della sanità in Calabria, che la costruzione del nuovo Ospedale di Cosenza finisce al centro di una importante inchiesta, aprendo un nuovo spinoso fronte giudiziario per la politica calabrese. L'accusa della Procura di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri è chiara: in Calabria c'è una cupola di politici, imprenditori e tecnici che amministra gli appalti e decide a chi debbano andare e come debbano essere gestiti. E con le ipotesi di reato che vanno dall'associazione a delinquere alla corruzione, la Guardia di Finanza ha notificato 20 avvisi di garanzia, fra tecnici e politici, tra cui il Governatore della Calabria, Mario Oliverio, il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto forzista e candidato alla Presidenza della Regione e l'ex Vicepresidente della Giunta, Nicola Adamo. “Il governatore Mario Oliverio e Nicola Adamo sono promotori di un'associazione per delinquere finalizzata a commettere una serie di delitti contro la Pubblica Amministrazione” si legge, in particolare, nell'avviso di conclusione indagini. La torta da spartirsi, assieme al nuovo Ospedale di Cosenza, prevedeva anche altri due maxi Progetti, un museo e la metro leggera di Cosenza-Rende. Appalti, secondo l'Accusa, che sarebbero stati viziati da una serie di turbative d'asta, frodi nelle pubbliche forniture ed episodi di corruzione. Una nuova pesante tegola per il Governatore calabrese già toccato, assieme ad Adamo nel dicembre scorso, da un'altra inchiesta per corruzione che lo costrinse per alcuni mesi anche all'obbligo di dimora nel proprio Paese di residenza. “Dimostrerò la mia assoluta estraneità ai fatti contestati” la replica di Mario Oliverio, che poi conclude: “Contro di me una feroce gogna”.