E neve fu. L'Appennino può svegliarsi in pieno inverno. I prati verdi sono adesso ricoperti dal manto bianco. E' il primo giorno di lavoro per i maestri di sci. "Speriamo via che questo sia di buon auspicio, dobbiamo recuperare almeno le spese, diciamo, con due mesi di lavoro." Anche il negozio di noleggio ha ricominciato la sua attività. "Prima volta a sciare?" "Sì." "Sento tanti discorsi, verde è quello che si vuole però qui la comunità vive grazie alla neve. Sono quattro mesi fondamentali per questa comunità, è come dire al mare che non si può più andare al mare. Insomma diventa difficile." Gli impianti apriranno progressivamente ma la stagione è in parte compromessa. Il Governo ha chiesto alle regioni di quantificare l'importo del sostegno, si tratta di 7-8 milioni di euro per l'Abetone e 50 milioni di euro per l'Appennino. Una riflessione deve essere comunque fatta e riguarda la sostenibilità di questo modello economico, soprattutto in vista degli investimenti, ad esempio, l'impianto che dovrebbe collegare il Cimone con l'Abetone ha un costo di oltre 30 milioni di euro. "Su tutte le montagne da diversi anni le aperture anche degli impianti di risalita nel corso dell'estate sono aumentate e sono aumentate le offerte con i sentieri in alta quota, con le biciclette, con tutto quello che può riguardare un inizio di destagionalizzazione. La montagna ha bisogno sicuramente di vivere 365 giorni l'anno ma in questi 365 giorni la parte invernale è la parte preponderante.".