Archeologia, dall'acqua 24 statue di bronzo a San Casciano

Uno scrigno di tesori che ha conservato perfettamente oltre 20 statue di bronzo, ex voto, 5 mila monete in oro, argento e bronzo, oltre a oggetti di vario genere. E' questo il frutto dell'eccezionale scoperta archeologica fatta a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena. "Un ritrovamento destinato a riscrivere la storia e sul quale sono già al lavoro oltre 60 esperti di tutto il mondo". "Dal fondo della Vasca, nel punto più basso della sua costruzione monumentale, sono riemersi 24 capolavori ... in bronzo, tra il secondo il primo secolo avanti Cristo". La scoperta è senza eguali, 50 anni dopo il rinvenimento dei celebri “Bronzi di Riace” e cambia la storia dell’antica statuaria in bronzo di età etrusca e romana, anche perché fino a oggi di questa epoca si conoscevano per lo più statue in terracotta. “Un ritrovamento eccezionale, che conferma una volta di più che l'Italia è un paese di tesori immensi e unici”, dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. "Quello del sito toscano è il più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto nell’Italia antica e uno dei più significativi di tutto il Mediterraneo", commenta soddisfatto Massimo Osanna, Direttore Generale Musei. L’eccezionale stato di conservazione delle statue all’interno dell’acqua calda della sorgente di San Casciano ha permesso anche di preservare benissimo alcune iscrizioni in etrusco e latino, vi si leggono nomi di potenti famiglie etrusche del territorio dell’Etruria interna e ci sono anche iscrizioni che fanno riferimento alle aquae calidae, le fonti calde del Bagno Grande, dove le statue furono collocate. Un mondo rimasto nascosto per secoli torna così prepotentemente alla luce e si prende il posto di riguardo che merita nel grande libro della Storia dell'Arte.