Tutti a guardare la piena dell'Arno, adesso che con l'acqua se ne sono scivolate via anche le preoccupazioni. La situazione tende al miglioramento. La piena è in graduale, lento deflusso, quindi siamo ottimisti. Il Piano di emergenza è rientrato e così riaprono gli esercizi commerciali e torna il traffico sui lungarni pisani. Il livello del fiume aveva anche suggerito il montaggio delle paratie lungo le spallette. Un piccolo MOSE che funziona benissimo nonostante sia ottocentesco e ci avrebbe aiutato in caso di tracimazione, perché avrebbe contenuto notevolmente la piena. Ci sono due opere che hanno salvato Pisa e le città a valle, la cassa di espansione di San Miniato e lo scolmatore dell'Arno, un progetto degli Anni Cinquanta, recentemente modernizzato e che ieri ha permesso il passaggio di 550 metri cubi di acqua al secondo. Quest'ultima ondata di maltempo ha provocato danni anche nel sud della Toscana e distrutto parti della Feniglia. Confagricoltura denuncia 3 milioni di danni in Maremma, è stato dichiarato lo stato d'emergenza regionale e chiesto l’analogo nazionale. Passata la grande paura, un'allerta meteo è alle porte.