Sorrideva ai controlli dell'aeroporto di Malpensa con il marito in fuga verso il Pakistan, era il primo maggio di 3 anni fa, Nazia Shaheen e Shabbar Abbas, poche ore prima durante la notte ripresi dalle videocamere a Novellara di Reggio Emilia escono di casa con la figlia Saman 18 anni che vuole da loro solo i suoi documenti per andarsene e vivere libera insieme al fidanzato. Strangolata nel buio della campagna e sepolta in un rudere poco lontano per la Corte d'Assise di Reggio Emilia che lo scorso dicembre condanna in primo grado entrambi i genitori all'ergastolo e a 14 anni lo zio, è proprio la madre l'esecutrice materiale dell'omicidio. L'unica ancora latitante fino a questa mattina. Eccola Nazia Shaheen, 51 anni rintracciata in Pakistan in un villaggio al confine con il Cashmere su mandato di cattura Internazionale è stata arrestata. Immediatamente trasferita nella capitale Islamabad è già comparsa davanti a un Giudice per la procedura di estradizione.























