Vincenzo Inquieto, 51 anni, ritenuto un fedelissimo del padrino del clan dei Casalesi Michele Zagaria, è stato arrestato all'aeroporto di Napoli. Rientrava dalla Romania dove, per gli investigatori, gestiva l'impero immobiliare per conto del boss oggi al 41 bis, arrestato nel dicembre del 2011 dopo oltre 15 anni di latitanza. Dal carcere sono convinti i magistrati, Zagaria continua ad impartire ordini attraverso colloqui con i familiari. Inquieto all'epoca scontò 4 anni di carcere per aver favorito la sua latitanza. La villetta a Casapesenna, all'interno della quale fu scavato l'ultimo bunker del padrino, era di sua proprietà. Adesso per lui l'accusa è più pesante: associazione per delinquere di stampo camorristico. Per gli investigatori in tutti questi anni avrebbe continuato a lavorare per conto del padrino, creando in Romania una sorta di succursale del clan dei Casalesi. L'arresto segue l'operazione Transylvania che ha portato ad uno dei più importanti sequestri operati dalla Magistratura italiana all'estero. Oltre 400 appartamenti, centri benessere, imprese di costruzione. Questa è la lussuosa villa sequestrata ai fratelli Inquieto, a nord di Bucarest. Dall'arresto di Zagaria chi si occupa di camorra continua a mettere insieme i tasselli di un puzzle per ricomporre l'impero economico del clan dei Casalesi.