Cantano l'inno d'Italia, applaudono e stappano bottiglie di spumante. Gli abitanti di Castelvetrano, in provincia di Trapani, festeggiano così l'arresto del loro concittadino Matteo Messina Denaro che qui è nato e cresciuto, qui ha mosso i primi passi nella criminalità organizzata. Hanno raggiunto spontaneamente la Piazza del Comune per celebrare una notizia che si attendeva da 30 anni. "Io spero che questo dia la forza per superare una cosa su cui nessuno riflette: il terrore, la paura. Perché la cappa ha paura in genere". La sua famiglia vive qui. La madre e la sorella non hanno mai lasciato la cittadina; in piazza c'è chi si è battuto per la legalità, chi vuole ripulire il nome di questa città e i parenti delle vittime. Filippa Valenti è la moglie di Vincenzo Vento, vittima di mafia, ucciso in un agguato nel 1984, è scesa in piazza con i figli. "Noi abbiamo vissuto sempre nella legalità come sempre come quando c'era mio marito, oggi più che mai. Ho cresciuto i miei figli con onestà". Il 16 gennaio è la nostra Liberazione, si legge sui cartelli portati in piazza. Il nostro 25 Aprile. "Vuol dire Liberazione. Oggi, per noi, è il 25 aprile. Ci sentiamo liberati". Per noi finisce un incubo, dice il sindaco Enzo Alfano: "Ci liberiamo da un incubo. Non a caso, la piazza è stata piena con canti, cori e momenti di vera gioia. Matteo Messina Denaro non è un aspetto che riguarda solo Castelvetrano ma l'intera Nazione". Nei prossimi giorni, ci saranno altre iniziative e manifestazioni in tutta la città.