Bloccato dopo un pedinamento Rocco Morabito dopo anni di ricerca è stato fermato così seguito e preso in una casa nel nord del Brasile, casa che divideva con Vincenzo Pasquino altro latitante, due boss di spicco ricercati da anni, giornata importante per l'Italia dice il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho. "Rocco Morabito che già era stato tratto in arresto nel 2017 poi poco prima della sentenza di estradizione si è dato alla fuga e si è sottratto ad ogni controllo." Nell'abitazione diversi telefoni cellulari, schede telefoniche e documenti, Morabito continuava la sua attività criminale dal Brasile. "Il latitante in Uruguay si era costruito una seconda identità, oltre ad avere una regolare famiglia aveva un alias ed era diventato imprenditore nel settore della produzione e del commercio all'ingrosso di soia, questo gli consentiva di entrare in contatto anche con le autorità dell'Uruguay." Le indagini hanno avuto un'accelerazione mercoledì scorso quando la percezione di un suo spostamento in Sudamerica è diventata molto forte. Rocco Morabito 54 anni tra i più spietati narcotrafficanti al mondo era inserito nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità al secondo posto subito dopo Matteo Messina Denaro. Morabito tra la fine degli anni 80 e l'inizio degli anni 90 era il re della cocaina di Milano, latitante dal 94 arrestato nel 2017 dalla polizia uruguaiana in un hotel di Montevideo aveva con sé una pistola, 13 telefoni cellulari, 12 carte di credito e 50.000 dollari in contanti, per anni era riuscito a nascondersi nel paese, aveva una moglie e una figlia, viveva sotto falso nome. Nel 2019 in attesa di essere estradato in Italia era riuscito a scappare e a rendersi latitante.