30 medici e 10 infermieri sono un bell'aiuto, arrivano dall'Albania gli ultimi rinforzi ai camici bianchi che lottano contro il coronavirus in Lombardia. 40 sanitari sono arrivati poche ore fa a Verona e sono destinati agli Ospedali bresciani. Proprio ieri il sindaco di Brescia, Emilio del Bono, aveva lanciato un appello per rinforzare gli ospedali di una delle province più duramente colpite dal Covid-19. "L'Italia è anche casa nostra", ha precisato il premier albanese Edi Rama alla partenza dei suoi uomini da Tirana. - Noi stiamo combattendo lo stesso nemico invisibile, le risorse umane e logistiche della nostra guerra non sono illimitate, ma oggi noi non possiamo tenerli nelle forze di riserva, in attesa che siano chiamate, mentre in Italia, dove stanno curando gli ospedali di guerra anche albanesi. Noi non siamo ricchi, e neanche privi di memoria, non ci possiamo permettere di non dimostrare l'Italia che agli albanesi e l'Albania non abbandonano mai l'amico in difficoltà. Hanno voluto essere presenti sia il governatore della Lombardia Attilio Fontana che il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, all'arrivo all'aeroporto Catullo di Verona del contingente albanese. "Spero che voi siate l'inizio della discesa verso la normalità", ha precisato il governatore, che ha poi ringraziato la delegazione per la collaborazione che ha detto ancora Fontana, "sarà sicuramente importante. Stiamo affrontando un momento difficile per la regione e il Paese e sapere che ci sono paesi che ci dimostrano vicinanza è doppiamente utile", ha sottolineato ancora il governatore lombardo. "Volevo dirvi grazie a nome del Governo" ha sottolineato Boccia, ricordando la vicinanza fra Albania e Italia per questo gesto di fratellanza. Il Premier Conte ha ringraziato con un tweet l'omologo albanese.