Assalto portavalori a Livorno, è caccia ai banditi

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3 giorni fa

La fuga verso Sud, a bordo di 3 auto. Si cercano almeno 5-6 persone. Sicuramente tra i banditi dell'assalto lungo la variante Aurelia, prima dell'uscita di San Vincenzo Sud, c'è chi parla italiano. Un colpo che sembra una sceneggiatura. Nel tardo pomeriggio un furgone va a fuoco, bastano pochi minuti per capire che non si è trattato di un incidente. Dietro ci sono due portavalori. All'interno 4 milioni, la consegna è per Poste Italiane, il denaro destinato agli uffici della Maremma. Sono soldi anche delle pensioni. Sul cavalcavia, dopo la galleria San Carlo, alcuni passanti tirano fuori il cellulare. Vedono uomini vestiti di nero con un passamontagna scendere dalle loro auto. Armi in pugno, intimano alle guardie giurate di allontanarsi. Fanno poi saltare con l'esplosivo sul tetto il cassone del furgone, sparano dei colpi, almeno 20, ma nessuno si ferisce. Recuperano alcuni sacchi pieni di soldi, non tutto il bottino. Urlano dei comandi. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Livorno e della Compagnia di Piombino stanno ricostruendo quanto è accaduto. Un piano comunque molto studiato e forse già collaudato. Altri assalti con questa modalità sono già avvenuti in diverse aree del Paese. .