L'attacco hacker che avrebbe colpito l'Agenzia delle Entrate sarebbe stato condotto violando il profilo di un utente. Questo è quanto sarebbe emerso dai primi accertamenti della Polizia Postale anche se le verifiche sono a un corso. È stato chiesto il pagamento di un riscatto, tempo massimo 5 giorni, altrimenti i dati che sarebbero stati rubati all'Agenzia delle Entrate saranno resi pubblici. Tutto questo a detta della cyber gang LockBit, che sostiene di aver sottratto 78 GB di dati e che ha pubblicato una serie di screenshot che sarebbero relativi all'attacco. In campo anche Sogei spa, società pubblica interamente partecipata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, che gestisce le infrastrutture tecnologiche dell'amministrazione finanziaria e che sta facendo tutte le verifiche sul presunto furto. La procura di Roma ha intanto aperto un'inchiesta. Secondo alcuni analisti la russa LockBit nell'ultimo trimestre è diventata la cyber gang più attiva a livello mondiale, con oltre 200 attacchi messi a segno tra aprile e giugno. Il gruppo di origine russa però sarebbe lontano da operazioni militari e neutrale per quanto riguarda il conflitto ucraino.























