Ma io credo che bisogna essere molto attenti che l'autonomia differenziata non sia un'autonomia, appunto, che divida il Paese o che discrimini le zone più povere. Io su questo credo che anche l'attenzione dei vescovi italiani sia particolarmente preoccupata, o comunque esprima una premura perché ci sia una eguaglianza di trattamento in tutta, tutta l'Italia e questo è un problema serio che riguarda non solo le questioni sanitarie ma riguarda l'intera politica della dell'unità del Paese.