Si sarebbero scambiati favori di diverso genere ottenendo vantaggi personali dal comune di Avellino: il dimissionario sindaco Gianluca Festa è finito agli arresti domiciliari insieme a chi come lui è accusato di associazione a delinquere. I reati contestati sono anche corruzione, rivelazione del segreto d’ufficio, peculato, induzione indebita e depistaggio. Ai domiciliari si trovano così anche Fabio Guerriero, titolare di uno studio di architettura e fratello del consigliere comunale Diego Guerriero, anche lui indagato, oltre che la dirigente comunale ai lavori pubblici Filomena Smiraglia, tutti coinvolti nell'indagine sull’affidamento della progettazione e realizzazione di alloggi residenziali. Si tratterebbe di una rete di appalti pilotati, legati anche alla squadra di basket di cui Festa fu giocatore. In particolare, secondo i magistrati, l’ex sindaco avrebbe fatto pressione nei confronti di operatori economici legati da rapporti contrattuali con il comune affinchè promuovessero sponsorizzazioni a vantaggio di privati. Vicende svariate, spesso connesse tra loro, tra cui il concorso pubblico per l’assunzione di 10 istruttori di vigilanza. La Procura di Avellino accusa inoltre l’ex sindaco di aver tentato e di aver inquinato le prove facendo sparire dal suo ufficio un computer e le microspie inserite dalle forze dell’ordine. Festa si era già dimesso dal ruolo il 26 marzo, appreso dell’inchiesta e ricevuti gli avvisi di garanzia. Eletto nel 2019, un tempo con il PD, era adesso sostenuto da liste civiche, ed era già in campagna elettorale per un secondo mandato. Il PD locale ha tenuto a precisare che era stato espulso dal partito nel 2021 per un comportamento definito ostile.