Per me professionalmente è una soddisfazione perché io avevo chiesto soltanto i domiciliari, per Tadini non avevo chiesto assolutamente libertà perché, comunque sicuramente la questione del blocco frenante è una colpa sua, su questo aspetto è assolutamente indifendibile, quindi mi sembrava anche offensivo nei confronti di tutti chiederne la libertà. I domiciliari sono una soluzione, come ha scritto il giudice nella sua ordinanza, che riesce a mitigare sia l'esigenze cautelari, sia la gravità di questo reato.