Le valutazioni ci saranno, saranno serie, le insufficienze saranno riportate nei documenti di valutazione per i nostri studenti, ma gli studenti hanno il diritto di recuperare perché abbiamo attraversato negli ultimi tre mesi una tempesta nel vero senso della parola. Io voglio ricordare a tutti che 1,6 miliardi di studenti sono rimasti a casa nel mondo. Quindi se uno studente merita un voto, quel voto gli sarà dato, ma se quel volto è sotto la sufficienza io penso che abbia tutto il diritto di recuperare e lo farà all'inizio del prossimo anno scolastico. Resta la possibilità di non ammettere all'anno successivo. Sì, ma solo in casi molto circoscritti che non hanno nulla a che fare con la questione Coronavirus. Il primo, laddove il consiglio di classe non ha alcun elemento per valutare lo studente, perché lo studente non aveva frequentato nel primo periodo didattico. Quindi una mancata frequenza nel primo periodo didattico, quando il coronavirus non c'era impedisce evidentemente la valutazione. In questo caso è necessaria l'unanimità del consiglio di classe nel decidere di non ammettere l'alunno alla classe successiva. La seconda possibilità di non ammissione attiene al fatto che lo studente abbia ricevuto dei provvedimenti disciplinari gravi.