Qui dove vedete le persone fare il bagno e riposarsi fino agli anni 2000 era nella disponibilità della camorra, clan Pariante. Da Buen Retiro della camorra a parco di tutti, un parco con accesso al mare e anche alle rovine romane. Villa Ferretti, il nome dei proprietari prima che questo luogo finisse nelle mani della malavita, ha vissuto poi di abbandono e oblio fino all'intervento dell'attuale amministrazione comunale di Bacoli. Oggi ospita un parco pubblico intitolato a Peppino Impastato, una sede distaccata dell'università Federico secondo, una sede della sovrintendenza, una spiaggia libera. "Un bene confiscato quando viene al patrimonio, se il Comune si impegna e realizza cose straordinarie come quella che sta appena accadendo alle nostre spalle". Un dettaglio significativo, quello della liberazione della spiaggia, vista la generale carenza in tante città italiane, compresa la vicina Napoli, che di arenili senza lidi ne ha davvero pochi. "Abbiamo recuperato complessivamente 10mila metri quadrati di spiaggia che erano occupati abusivamente da capannoni. Come comune di Bacoli, abbiamo deciso con coraggio di anticipare i bandi pubblici che faremo entro la fine dell'anno per le nuove concessioni balneari, per ogni litorale deve esserci il 50% di spiaggia libera, quindi sarà gestita dal Comune, e permetterà a tutti in modo gratuito di poter godersi il mare". Davanti e sotto, c'è un'antica villa romana. Una parte è sommersa per il bradisismo. La parte emersa sorge proprio sotto e intorno alla villa confiscata. "Una villa marittima del II secolo d.C, insieme alla Sovrintendenza siamo facendo un'opera di di recupero di investimento importante e permetterà di avere un nuovo belvedere a Baculo, una nuova passeggiata proprio tra le rovine, di epoca imperiale uguale al palazzo imperiale le terme romane che già insistono nel nostro territorio. Quindi è il primo sito archeologico, comunale in un bene confiscato alla camorra in Italia".























