La confessione è arrivata solo in serata, accompagnata dalle lacrime ma da quanto sembra da nessun segno di pentimento. Nell’interrogatorio davanti alla procuratrice del tribunale dei minori di Palermo la 17enne che nella notte tra domenica e lunedì ha ucciso la madre si è contraddetta più volte, ha raccontato una versione dei fatti incompatibile con gli elementi raccolti dalla scientifica e con l’ora del decesso e davanti alle domande incalzanti ha ammesso di aver strangolato la madre. Teresa Spano’, 55 anni, maestra di scuola elementare. Negli ultimi tempi la ragazza, dicono, era diventata aggressiva, era irrequieta e ribelle. Da quando il padre era andato via anni fa madre e figlia vivevano da sole in questo appartamento nel centro di Bagheria e da qualche mese litigavano spesso, raccontano i vicini. Era stata la ragazza a dare l’allarme lunedì mattina; al telefono al 112 aveva detto "Venite, ho ucciso mia madre". Poi, di fronte ai sanitari e alla Polizia, aveva tentato di fornire una nuova versione dei fatti apparsa subito poco credibile, e cioè che la madre era morta dopo aver assunto farmaci in preda ai sensi di colpa per aver cercato di uccidere la figlia in seguito ad una lite. Ma i segni sul collo della vittima emersi dal primo esame del medico legale e il lungo intervallo di tempo, trascorso prima della chiamata al 112 hanno confermato i sospetti. In quelle 4 ore probabilmente la ragazza aveva ideato la messa in scena del suicidio facendo ritrovare diversi farmaci accanto al corpo. Fermata per omicidio volontario aggravato dal vincolo familiare, è stata trasferita in un istituto minorile.