La sua voce, le risate del pubblico spezzano il silenzio della camera ardente. Su uno schermo scorrono le immagini dei suoi film, dei suoi spettacoli teatrali quelli in dialetto romagnolo. L'addio a Ivano Marescotti nell'antico Convento di San Francesco, nella sua Bagnacavallo a Ravenna. Il suo successo lo aveva portato in giro per il mondo fino a Hollywood, ma tornava sempre qui nella sua Romagna, legato da radici profonde. Accanto alla moglie Erica tante persone, quelle che hanno conosciuto i suoi personaggi ma anche l'uomo, l'amico. "Probabilmente sarebbe anche molto stupito da tutto quanto questo affetto, direbbe ma sem sicur, perché lui era molto umile, molto semplice. Però allo stesso tempo lo gratificava. Tutte le cose che ha fatto, tutti i film che ha fatto anche se erano piccole parti quando lui arrivava, arrivava quella qualità e quel valore aggiunto che dava un qualcosa di più. Penso che i registi con i quali lui ha lavorato abbiano tutti potuto vedere questo". Lontano dai riflettori il suo impegno per il sociale. "Con un sorriso il ricordo bello per il tanto lavoro importante che ha fatto come artista, come uomo di cultura ma anche come bagnacavallese, villanovese". "Mi ha fatto ridere tanto, mi ha fatto pensare tanto ed è un grande romagnolo". "Umano, una persona così diretta schietta. Mi piaceva anche se non lo conoscevo". "Abbiamo fatto tante lotte insieme. Una persona giusta, coerente, onesta, un grande amico, veramente. Mancherà molto".