A Roma partita ancora aperta e cruciale, candidati e partiti si danno da fare in vista del ballottaggio per l'elezione del sindaco e si intensificano contatti e messaggi incrociati, specie a casa del centrosinistra, che guarda al non magro bacino di voti che lascerebbero gli altri due candidati rimasti fuori, Raggi e Calenda. Ma se la prima avverte "i miei voti non sono a disposizione", anche se contatti ci sono con Gualtieri e arriva il sì a un caffè con Michetti, Calenda ai microfoni di Sky Tg24 chiarisce: "È chiaro che io sono più vicino a Gualtieri che a Michetti, non solo perché conosco molto bene Roberto, è una persona stimabile e Michetti lo considero un impreparato prestato alla politica. Il primo, non ci devono stare i 5 Stelle in giunta. Secondo, cosa pensa del termovalorizzatore. Terzo, le municipalizzate, cosa farà? Ecco, io penso che quello che dovrebbe fare Gualtieri adesso è chiarire quelle cose, ma non per me, per gli elettori che mi hanno votato che se no non lo voteranno". Gualtieri sottolinea, a sua volta, le convergenze con Calenda, manda comunque messaggi di apprezzamento a Raggi e ringrazia Renzi per il suo endorsement. Il segretario del PD, Letta, nel frattempo attacca, "se vince Michetti, sul palco magari vedremo anche Fidanza" e il riferimento è all'inchiesta del sito d'informazioni Fanpage, che ha coinvolto l'esponente di Fratelli d'Italia. Il candidato di centrodestra al ballottaggio a Roma, Enrico Michetti, però già di nuovo in campagna elettorale, si concentra su quello che a suo parere serve per Roma. E la prima cosa in agenda per lui sarebbe ripulire del tutto la città dalla sporcizia, cosa che, assicura, farebbe in sei mesi. E così la sfida a due va avanti, in attesa del voto del 17 e 18 ottobre.