Otto dighe, quattro traverse, centinaia di chilometri di reti. Questo è il patrimonio strutturale di Acque del Sud: una sorta di fornitore all'ingrosso di acqua non trattata capace di movimentarne qualcosa come un miliardo di metri cubi l'anno per usi potabili, irrigui ed industriali. Con l'accordo siglato a Bari, Acquedotto Pugliese ed Acea, gruppi leader del servizio idrico integrato, si propongono ora di diventarne partner industriali. "Dal punto di vista dell'AQP, ovviamente, cercare di garantirci che la fornitura di acqua che noi utilizziamo e distribuiamo nel nostro territorio siano mantenute al massimo di efficienza possibile e che non ci siano i rischi che abbiamo corso in passato. Che ci siano opere di manutenzione ordinaria e straordinaria sui grandi invasi che ci consentano di avere l'acqua sempre per i cittadini pugliesi". "Il nostro intento d'accordo con l'Acquedotto Pugliese è quello di valutare il massimo livello di investimenti sul territorio a beneficio, appunto, dei cittadini e credo che sul tema acqua entrambe le realtà industriali, sia ACEA che che l'Acquedotto Pugliese hanno dimostrato in questi anni di aver fatto ingenti investimenti". Acquedotto Pugliese ed Acea si costituiranno ora in raggruppamento temporaneo di imprese con pari quote per partecipare alla gara pubblica che dovrebbe essere indetta nei prossimi mesi. La legge infatti prevede la possibilità per l'azionista unico della società, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, di trasferire quote fino al limite del 30% a soggetti con funzioni di socio operativi e un ruolo responsabilità nella gestione.























