Le immagini raccontano meglio ancora dei numeri il successo turistico che Bari sta avendo in questa primavera. La Città Vecchia in particolare è letteralmente presa d'assalto. La piattaforma Pay Tourist, e qui veniamo ai numeri, ha registrato 50 mila presenze nella sola prima settimana del mese. Oltre che dal resto del nostro paese, arrivano in questo periodo prevalentemente da Polonia, Francia, Romania, Bulgaria e Germania e portano in dote al Comune di Bari un bel po' di soldini sotto forma di tassa di soggiorno. Per maggio, siamo già a quota 100mila euro, ma saliamo a un milione e mezzo se si tiene conto di quelli raccolti a partire dal primo ottobre del 2023 data di istituzione dell'imposta. Una bella somma che tuttavia lamentano gli operatori turistici non si è ancora deciso come spendere. "La tassa è ormai una realtà. Quello che purtroppo non è ancora una realtà è conoscere che tipo di destinazione questi soldi devono essere fatti. Peraltro, diciamo il turista che paga una tassa di soggiorno per un servizio vuole un servizio che oggi non c'è e non sappiamo che tipo di servizio e quando questo servizio verrà fornito". Intanto c'è da registrare l'immancabile ricorso al TAR: a promuoverlo, federalberghi esclusa dal comitato di indirizzo relativo all'applicazione della tassa di soggiorno nominato dal comune.























