Il ladro di gioielli di San Nicola sarebbe un cinquantenne di origini tunisine senza fissa dimora. Gli agenti della squadra mobile di Bari lo hanno scovato nel quartiere Japigia all'interno di un casolare disabitato, condotto in questura e interrogato per ore. Al termine ne è stato disposto il fermo con l'accusa di furto con scasso aggravato dall'aver violato un luogo di culto e il trasferimento in carcere dove il cinquantenne attenderà ora l'udienza di convalida. Decisive si sono rivelate le immagini delle telecamere di videosorveglianza della Basilica, che hanno permesso di ricostruire la dinamica del furto. Vi si vede il ladro arrivare in bicicletta poco dopo le 4 di martedì mattina, divellere un inferriata ed fine entrare in chiesa sfondando una porta in legno. Una volta dentro ha violato la teca che custodisce la statua, asportando un anello in oro, l'evangelario con le tre sfere d'argento e un medaglione contenente una fiala della Sacra Manna. Prima della fuga il ladro anche svuotato la cassetta delle offerte. Refurtiva che al momento però non è stata ancora superata, il fermato non ha offerto alcuna collaborazione ma pare avesse con se del denaro di cui non è riuscito a spiegare la provenienza. Il sospetto è che possa aver svenduto i gioielli del Santo, il cui valore comunque resta principalmente simbolico.























