Le operazioni di recupero del Bayesian sono sospese fino a quando non verranno accertate le cause della morte del subolandese di 39 anni, deceduto venerdì pomeriggio nelle acque di Porticello mentre stava lavorando sott'acqua sullo scafo dello yacht di lusso, affondato nella notte del 19 agosto del 2024. L'uomo, Rob Cornelius Hujiben lavorava per la ditta britannica incaricata dalla Procura di Termini Imerese del recupero del Bayesian. Il sub, stando dalla prima ricostruzione fatta dai magistrati della Procura che hanno ascoltato alcuni testimoni, stava lavorando al taglio del boma del veliero. Operazione propedeutica al taglio dell'enorme albero di 70 metri. Un pezzo di ferro si sarebbe staccato colpendolo violentemente. Il 39enne è morto sul colpo. Il suo cadavere è stato portato all'istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo in attesa che venga disposta l'autopsia dal PM di Termini Raffaele Cammarano. Il Bayesian colato a picco in pochi minuti durante una tempesta improvvisa, sarebbe dovuto essere riportato a galla il prossimo 18 maggio secondo il cronoprogramma stilato alla procura e dai periti. L'incidente mortale costato la vita al sub olandese, potrebbe far ritardare non di poco tutte le operazioni. Sette le vittime dell'affondamento del veliero, tra loro Mike Lynch, il magnate britannico della cyber security e la sua figlia adolescente. Tre gli indagati della Procura di Termini Imerese con l'accusa di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, due membri dell'equipaggio e il comandante del Bayesian. Adesso c'è anche un'ottava vittima. .