Dopo la morte del sub olandese che aveva fatto bloccare i lavori per accertamenti disposti alla Procura di Termini Imerese, le operazioni per il recupero del Bayesian possono riprendere. La Procura, che sull'incidente mortale ha aperto un'inchiesta, ha dato l'ok all'azienda inglese TMC, che si deve occupare del recupero del relitto per ricominciare i lavori. Il maltempo che sta colpendo la zona, però, ha cambiato i piani. Nessuno per ora si immergerà nelle acque di Porticello, almeno fino a quando le condizioni meteo non lo consentiranno. Per adesso, sulle due chiatte, i tecnici stanno rivedendo il cronoprogramma per il ripescaggio del veliero, affondato nella notte del 19 agosto scorso durante una tempesta improvvisa. Per riportare a galla lo scafo, però, è necessario prima tagliare l'enorme albero di 75 metri. Ed è proprio durante quest'operazione che il sub olandese venerdì scorso ha perso la vita. Per chiarire le esatte cause del decesso è stata disposta l'autopsia che sarà effettuata dall'istituto di medicina legale del Policlinico, dove il corpo è stato portato subito dopo essere stato riportato a galla. Sull'affondamento del Bayesian, costato la vita a 7 persone, tra le quali il magnate inglese della cyber security Mike Lynch, la Procura di Termini Imerese, che propende per l'errore umano, ha aperto un'inchiesta per naufragio colposo ed omicidio colposo plurimo. Tra gli indagati: il Comandante James Cutfield, l'ufficiale di macchina Tim Parker Eaton, ingegnere inglese, Matthew Griffith, francese di 22 anni, marinaio di guardia in plancia. .