La scuola riparte in presenza per gli esami di maturità, ma è tutto diverso. Non c'è la campanella che suona, non ci possono essere abbracci con gli amici e i compagni di scuola. La prova più importante per gli studenti avviene fra misure anti Covid e banchi con protezioni in plexiglas per i candidati e per la Commissione. Una sola interrogazione della durata di un'ora circa, sostituisce le prove scritte. Siamo entrati nell'Istituto Tecnico Statale Giacomo Quarenghi a Bergamo. 100 maturandi, tre Commissioni e 15 colloqui al giorno. Siamo nella provincia più colpita dalla pandemia del Coronavirus, quella che ha ancora negli occhi lo spettro di quei camion militari carichi di bare. Gli studenti arrivano uno alla volta. Alle 8 e 30 il primo che incontriamo è Gregorio. Mi sono mancati soprattutto gli alunni, i professori, però comunque potendoli vedere tramite lo schermo, sì insomma mi è mancato caduto il contatto fisico, però, tuttavia li ho visti. Ti senti preparato? Stamattina rileggendo pensavo di non sapere niente. Adesso, come penso sia giusto che sia, però penso che durante l'orale mi verranno in mente. Alle 9 e 30 arriva la Ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina. "Doverosa la presenza dello Stato proprio in questo territorio", dichiara emozionata. La presenza dello Stato era assolutamente doverosa. È una giornata emozionante perché fare gli esami di stato in presenza non era assolutamente scontato, non è stata una passeggiata. Abbiamo fatto una proposta alle regioni per il 14 Settembre se intendiamo riportare tutti gli studenti a scuola, ma già dal 1° Settembre le scuole saranno aperte per recuperare tutte le attività di apprendimento per gli studenti e le studentesse che sono rimaste un po' più indietro. Dopo aver firmato un'autocertificazione sul proprio stato di salute e aver misurato la temperatura corporea, il maturando indossa la mascherina ed entra in classe. Ha un computer davanti e per l'interrogazione, utilizza una lavagna luminosa per presentare il proprio elaborato. È stato complicato all'inizio perché facevo fatica a sentire i professori in fondo, però per il resto è andata abbastanza bene. Sono abbastanza tranquillo per questo. Ti sentivi preparato? No, preparato no, perché erano tante cose studiarmi in dettaglio tutti i vari argomenti, quindi ho dato una spulciata diciamo a quello che avevamo fatto in classe, tentando e sperando di ricordarmi poi nel momento dell'esame. È stato molto difficile per tutti noi studenti, chi più, chi meno, adattarsi appunto alle lezioni online, però penso che il lavoro sia da parte nostra, come studenti, e degli insegnanti sia stato un ottimo lavoro. La distanza di sicurezza con i docenti è di almeno due metri. "Gli studenti erano emozionati, ma sono stati bravi", le parole di un Presidente di Commissione. Devo dire molto seri e molto preparati, concentrati, la giusta emozione che ci voleva, non impressionati dalle procedure nuove, per cui anche mi sembra davvero di mostrare la maturità che richiede questo esame.