"L'amica della vittima è uscita chiedendo aiuto e quindi io sono andato di sopra e ho trovato la vittima già per terra, insanguinata". Viene ritrovata così Sara Centelleghe, nel corridoio dell'appartamento al terzo piano che condivideva solo con la madre dopo la separazione dei genitori, in questo condominio a Costa Volpino, paese a ridosso del Lago d'Iseo, a un'ora di macchina da Bergamo. La sera dell'aggressione però Sara, studentessa di 19 anni, si trova in casa sola con un'amica. È lei a scendere in strada per comprare una bibita in un distributore automatico. Quando risale, dopo l'una, trova Sara riversa a terra in un lago di sangue. Urla per chiedere aiuto, richiamando l'attenzione dei vicini. "Ho visto varie lacerazioni. Pensavo fosse un incidente domestico e poi mi sono reso conto che invece era stato qualcosa prima, un'aggressione. Però, ecco, la ragazza, l'amica continuava a dire che erano in casa loro due da sole, quindi la prima cosa che ho pensato è che ci fosse qualcun altro in casa, di esterno, ecco, non di conosciuto". La svolta nelle indagini arriva presto. A essere fermato è un coetaneo, di origini indiane, della vittima, Deep Badhan che abita nel condominio a fianco a quello in cui si è consumato il delitto. Due edifici collegati dal garage sotterraneo in condivisione. Proprio al garage portano le tante tracce di sangue lasciate sul pianerottolo e lungo le scale, dove sono ancora visibili le impronte di un piede nudo, probabilmente quello dell'aggressore in fuga. Il presunto aggressore dovrà rispondere dell'accusa di omicidio volontario e di avere ucciso Sara Centelleghe. La vittima avrebbe compiuto 19 anni tra pochi giorni, il prossimo 9 novembre. Un compleanno che non sarà mai festeggiato.