Mamadi Tunkara è un gambiano di 40 anni e stava andando al lavoro in bicicletta in centro a Bergamo. È stato aggredito a pochi metri dal supermercato dove era addetto alla sorveglianza. Quattro coltellate in tutto che non gli hanno lasciato scampo. All'origine dell'omicidio ci sarebbe una lite degenerata. Dalle prime testimonianze sembra che il vigilante abbia rincorso il suo aggressore lungo via Tiraboschi. Poi l'uomo lo ha spinto contro la vetrina di un negozio, lo ha fatto cadere a terra e lo ha colpito con diverse coltellate lasciandolo sull'asfalto senza vita. L'assassino dopo aver colpito la guardia è fuggito verso via Moroni. La polizia, coordinata dalla procuratrice aggiunta Maria Cristina Rota arrivata sul posto, sta visionando i filmati delle telecamere di zona che inquadrano un uomo in fuga. Al momento i contorni dell'omicidio sono tutti da definire. Non è chiaro se vittima e assassino si conoscessero mentre non sembra ci sia un collegamento con l'attività lavorativa di Tunkara. Mamadi Tunkara abitava a Verdello ed era soprannominato Lookman perché somigliava molto all'attaccante dell'Atalanta. Prendeva tutti i giorni il treno con la bici e poi dalla stazione pedalava fino al supermercato. Gli amici lo descrivono come generoso e non incline alle liti. Il prossimo 12 gennaio avrebbe dovuto tornare dalla sua famiglia in Gambia e aveva già preso i biglietti aerei. È un barista il testimone che ha visto tutta la scena. Racconta che la vittima è stata scaraventata contro la sua vetrina mentre cercava di spingere via il suo aggressore con i piedi. Poi le coltellate, quattro secondo il barista. Le indagini della squadra mobile devono innanzitutto risalire all'omicida e poi fare chiarezza sulla dinamica dell'aggressione e sulle ragioni del litigio.