Una folla commossa e un lungo applauso hanno accolto l'arrivo del feretro di Lorenzo Rovagnati, l'imprenditore scomparso tragicamente in un incidente in elicottero insieme ai piloti Flavio Massa e Leonardo Italiani. Le sue radici e il suo cuore erano qui, a Biassono, in Brianza, dove è tornato per l'ultimo saluto. Un dolore intimo, discreto quello della madre, del fratello e della moglie Federica. È stata lei a ricordare Lorenzo dall'altare: un uomo buono, un padre amorevole, ma la vita è stata fragile con noi, come un soffio. Ha detto di averlo sentito vicino martedì, quando ha dato alla luce Sofia, la loro terza figlia. La chiesa di San Martino era piena, molti sono rimasti sul sagrato e nella piazza antistante. C'erano i dipendenti dell'azienda che Lorenzo Rovagnati guidava insieme al fratello Ferruccio, i sindaci della zona, gli amici d'infanzia e persone comuni. "Un uomo contento della sua vita, della sua famiglia, che sapeva tessere delle relazioni buone con tutti, ecco, cioè, era uno di noi" Le indagini della Procura di Parma vanno avanti per accertare dinamica e cause dell'incidente. L'elicottero è precipitato in verticale nel terreno di proprietà della famiglia Rovagnati a Castel Guelfo di Noceto, nel parmense. Sarà la consulenza tecnica affidata al Comandante dell'Aeronautica Stefano Benassi, a dire se si sia trattato di un errore di piloti, di un difetto di costruzione o manutenzione, o se siano intervenuti altri fattori esterni. .